Papa Francesco, una giornata indimenticabile

Pubblicato giorno 8 giugno 2017 - Comunità

Una raccolta di testimonianze di chi era presente                              Pope Francis visits Genoa

Oltre la grande emozione che pervadeva tutta la piazza, oltre l’energia positiva che Francesco sprigiona, sono le sue parole che ti restano “appiccicate” addosso a “segnarti” l’anima come un tatuaggio indelebile. E mentre torni a casa ci ripensi: …” Il cristiano è un pellegrino, un missionario, un “maratoneta speranzoso”: mite ma deciso nel camminare; fiducioso e al tempo stesso attivo; creativo ma sempre rispettoso; intraprendente e aperto; laborioso e solidale. Con questo stile percorriamo le strade del mondo! …. Lasciamo ad altri le chiacchiere e le finte discussioni di chi ascolta solo sé stesso…mettiamoci in gioco con coraggio…” Allora ti rimetti in discussione e ti chiedi dove attingere la forza, come trovare il coraggio per lasciarti convertire del tutto, abbandonando alibi e giustificazioni per non ritrovarti come il giovane ricco a voltarti per tornare a casa con la tristezza nel cuore. Poi guardi i volti intorno a te e vedi molti più sorrisi di quanti non ti capita di incrociarne quotidianamente, segno che la speranza è viva e che forse la stai mettendo giù dosando male testa e cuore…forse basta solo confidare nel Signore che, come dice Francesco, sempre intercede per noi e gettare tutti i giorni l’ancora nel suo porto sicuro per trovare tutto quello che mi serve!

Luca F.

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Il 27 maggio siamo andati dal Papa…non mi spaventava il caldo o la folla, almeno per me stessa, desideravo anche solo intravederlo e sentirlo parlare. E ha parlato con la forza dello Spirito Santo proprio al mio cuore, come al cuore di ogni persona che era lì presente…fisicamente o anche solo attraverso le nostre preghiere e il nostro pensiero. “Andate”…Andare nel mondo con Gesù: questa è la nostra identità” e “La preghiera è intercessione, l’uno per l’altro, senza stancarci”… ho riscoperto grazie alla visita di Papa Francesco il senso di queste parole, e l’ho visto anche negli occhi di chi mi ha raccontato o ha vissuto con me questa esperienza, occhi lucidi pieni di commozione e di gratitudine. Simona P.

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La visita di Papa Francesco è stata un evento tanto atteso e desiderato per la città di Genova. Ho aspettato il 27 Maggio con emozione, era la   prima volta che partecipavo ad una Messa del Papa. Partecipare è stata un autentica gioia. Il pomeriggio era già estivo, caldo, l’atmosfera è stata di festa e l’attesa sotto il sole insieme agli amici della Parrocchia è volata. Eravamo in migliaia lì ad attendere il Papa amato da tutti. E finalmente al suo arrivo tutti abbiamo festeggiato.

La Messa è stata ricca di messaggi e riflessioni, sono riuscita a prendere la Comunione in mezzo a tanta gente tutti in fila. Tutto è stato bello si respirava pace.

La conclusione mi ha sorpreso con un commovente discorso del Cardinale Bagnasco che ha parlato di Genova e dei suoi abitanti con tanto affetto. L’emozione è proseguita con il coro del Monte Cauriol che ha cantato “Ma se ghe pensu”, tutti immersi nei colori e il calore di un tramonto bellissimo con tanto di passaggio di nave sullo sfondo.

La gioia di aver vissuto e ascoltato una Messa bellissima mi accompagna ancora ora a distanza di giorni, grazie Papa Francesco per come riesci a trafiggere i cuori.

Stefania

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«Il lavoro è una priorità umana e cristiana. I luoghi della Chiesa sono i luoghi della vita… il mondo del lavoro è il mondo del popolo di Dio. Il lavoro può fare molto male perché può fare molto bene».

Tante sono le parole concrete, i moniti, le esortazioni con le quali il Santo Padre ci ha rammentato che il lavoro, che occupa gran parte del tempo delle nostre giornate, è fatto non solo dagli altri ma anche da noi.

È giusto pertanto chiedere ed esigere dagli imprenditori, dall’economia e dalla politica quello che serve al mondo del lavoro e nel contempo impegnarci ogni giorno per le nostre possibilità e con le nostre forze per rendere l’ambiente in cui lavoriamo un luogo di vita umano e cristiano per tutti, che coerentemente non può essere diverso e disgiunto dagli altri luoghi della nostra vita.

Paolo S.

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papa1Ero casualmente al Santuario della Guardia quando il Rettore ha dato “in anteprima” il programma della visita del Papa del 27 maggio con i   luoghi che Papa Francesco avrebbe visitato.

La prima tappa della visita pastorale sarebbe stata proprio all’Ilva, un’azienda che in questi decenni ha vissuto la crisi del lavoro con la chiusura di interi reparti e il conseguente impoverimento di famiglie che traevano da lì il loro sostentamento.

Un luogo a me molto caro, perché Carlo mio marito, vi aveva lavorato per oltre 35 anni, intessendo rapporti di amicizia e vicinanza collaborativa con moltissimi lavoratori.

Ed è stata grande l’emozione per me nel vedere, attraverso lo schermo televisivo, l’arrivo del Papa tra gli applausi e l’entusiasmo di migliaia di “caschi gialli”, di cui di molti conosco lo scetticismo, i “tratti di ateismo” e i dubbi di fede, ma anche la grande solidarietà, che cementa i rapporti, e le lotte portate avanti in questi anni per il conseguimento di diritti che garantiscano la dignità del lavoro.

Il Papa ha toccato il cuore dei lavoratori parlando nel modo semplice, profondo ed efficace che lo contraddistingue: NO ad un’economia che specula sulle persone, NO alle leggi dei disonesti che puniscono gli onesti, SÌ al lavoro per tutti, perché solo così c’è dignità per tutti, NO alla colpevolizzazione dei poveri, perché così i ricchi si sentirebbero esonerati dal fare qualcosa, SÌ alla dimensione della domenica come giorno di festa, perché si ha diritto ad un lunedì lavorativo.

Il Papa con un grande gesto simbolico ha iniziato la sua giornata proprio con il mondo del lavoro, in mezzo ai lavoratori che “nella concretezza del quotidiano” dimostrano l’amore per le loro famiglie.

Da qui è partita la sua giornata che dopo aver incontrato il clero, i giovani, i poveri a pranzo, si è conclusa con la S. Messa alle h.17.30. Mi viene in mente quella bella immagine usata da Card. Carlo Maria Martini nel suo libro “Conversazioni a Gerusalemme”, per spiegare il rapporto con Dio, centro della nostra vita e i fratelli: l’immagine della ruota, i cui raggi distanti tra di loro quando divergono dal centro, si fanno molto vicini tra di loro quando convergono verso il centro.

Così anche noi, gruppetto di amiche, insieme a migliaia di altri fedeli, convenuti in un unico luogo per partecipare alla S. Messa presieduta da Papa Francesco, centro e riferimento sulla Terra della nostra fede, in quella Genova, che come ha detto il Card. Bagnasco, è una perla tra colline e mare, luogo di grandi contraddizioni, ma di enorme bellezza, abbiamo fatto l’esperienza, anche visiva, di far parte di un’unica Chiesa, raccolta e unita intorno al proprio Papa e mossa da un’unica tensione.

Maria M.

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Per me il 27 maggio di quest’anno è stato un giorno indimenticabile… Vedere il Papa a Genova è stato meraviglioso! È un Papa con la P maiuscola, è un uomo solare, umile, molto umano. Paola Parodi

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È stata una giornata meravigliosa dove i cristiani hanno potuto ascoltare la parola del successore di Pietro. Il Papa ha parlato di esser più disponibili verso gli altri e di portare un messaggio di speranza a tutti. Il Papa venendo a Genova ha portato tanta gioia.  Lulli.

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L’entusiasmo e la gioia che ci ha trasmesso il Santo Padre ci danno la forza e il coraggio di mettere in pratica nella vita di tutti giorni, i suoi consigli, in modo da mettere al centro le persone sempre. Prego per lui, come ci ha esortato, affinché le sue parole illuminino sempre il nostro cammino. Speranza

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Aspetto il giorno della visita di Papa Francesco a Genova come una festa, come aspetto una festa in famiglia, un compleanno importante o unpapa3 amico che non vedo da molto tempo. Tante le sensazioni che avverto… fra queste, anche se solo per un attimo, la paura di qualche attentato e, allora, con i ragazzi scherziamo e tutto passa.

Guardo i nostri educatori e penso: «Che bello, i nostri ragazzi hanno il desiderio di incontrare il Papa… ma allora c’è speranza per un mondo migliore». La stessa speranza che provo guardandomi intorno: in molti aspettiamo Papa Francesco sotto un meraviglioso sole, per vedere il suo sorriso, ascoltare la sua parola e incrociare un suo sguardo. Arriva, arriva… il cuore accelera i battiti e gli occhi si riempiono di lacrime… le emozioni si alternano… gioia, affetto verso quest’uomo vestito di bianco che con il suo sorriso ti rassicura, ti dà forza, la forza di una grande fede e amore verso Dio.

Rachele

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Fin dai giorni precedenti l’arrivo di papa Francesco ho avvertito forte la presenza dello Spirito Santo che agiva come a preparare la sua venuta con segni fortissimi nella mia vita. Partecipare alla Messa, sentire lo sue parole, vederlo passare sono state esperienze che hanno riempito il cuore e lo hanno cambiato rinnovato:” vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo…” Paola Pirlo

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Sabato 27 maggio ho partecipato alla messa presieduta da Papa Francesco. Io, una persona tra tante, sotto il sole, in piedi, lontano dal palco… Eppure che emozione: la voce di papa Francesco era forte e chiara. Le sue parole arrivavano al cuore. La sensazione di partecipare a qualcosa di speciale era palpabile. Mi guardavo intorno: tutti in raccoglimento nei momenti di preghiera ; tutti a saltare e a protendersi per salutare “Francesco” quando la Papamobile passava tra i settori dei fedeli. In quei momenti ho provato la sensazione di far parte di una grande comunità unita dalla speranza e dalla gioia. Solo persone carismatiche e di straordinaria capacità comunicativa, come Papa Francesco, sanno suscitate emozioni così intense. Maura

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Il 27 maggio è arrivato, appuntamento ore14 alla stazione di Sestri per Brignole, vogliamo seguire la S. Messa di Papa Francesco. Siamo tanti, tantissimi, desiderosi di incontrarlo di vederlo e ascoltare le sue parole; siamo sotto il sole che non ci abbandona un attimo ma la gioia di essere lì e condividere questo momento emozionante con così tanti fratelli e amici mi tocca il cuore di gioia. L’amore di Dio, dice Francesco, è dinamico e vuole raggiungere tutti, mi piace poi come definisce il cristiano “un pellegrino , un maratoneta speranzoso in cammino con Dio verso gli altri.” Il Santo Padre ci esorta ad essere coraggiosi perché c’è più gioia nel dare che nel ricevere ed è vero: poter dare un po’ del nostro tempo e di ciò che abbiamo ai nostri fratelli che sono in difficoltà non ha prezzo. Grazie Francesco. Michela

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Per tutta la giornata ho avuto una sensazione di pace e serenità. Il Papa mi ha trasmesso gioia e tranquillità e, come sempre, è riuscito a commuovermi. Sono stata davvero contenta di aver partecipato all’incontro e per questo Papa, lo rifarei! Roberta

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“Alla guardia, tutti noi ragazzi eravamo trepitanti di ascoltare le parole del Papa. Prima che arrivasse eravamo tutti felicissimi e emozionati. Appena entrato lo abbiamo acclamato con gioia ed entusiasmo e abbiamo ascoltato con attenzione le sue parole. Il Papa è una persona vera e sincera. Il suo discorso è stato molto deciso: penso sia arrivato nei cuori di tutti. Quello che mi è rimasto maggiormente impresso nella mente sono state le sue parole “navigatore, orizzonte e coraggio”: bisogna cercare di agire nel bene, di non essere pensionati della vita e di aiutare sempre chi ne ha più bisogno, anche se agli occhi di chi ci guarda può essere strano. La sfida che Papa Francesco ci ha lasciato è molto impegnativa ma cercheremo e cercherò di dare il massimo. I 4km di salita, in fin dei conti, ne sono valsi totalmente la pena.” Giorgia

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“Signore, ti chiedo per favore oggi non tralasciare di sfidarmi. Sì, Gesù, per favore, vieni a importunarmi un po’ e dammi il coraggio di poterti rispondere”. È questa la preghiera che Papa Francesco ha suggerito ai giovani di fare ogni mattina: ci ha esortati a non essere turisti della vita, imparare a guardare, guardare con amore, e come i ben noti navigatori genovesi avere orizzonti e trovare il coraggio di raggiungerli; ma solo se Gesù ci importunerà rendendoci inquieti potremo essere missionari nella nostra vita e la nostra missione seguirà la direzione giusta perché saremo consapevoli di chi ci manda. Mauro

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Giornata indimenticabile! È stata un’esperienza forte… emozionante. Nell’aria si respirava gioia e serenità e le parole di Papa Francesco sono state come sempre fonte d’insegnamento. Deborah

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incontrare il Santo Padre mi ha trasmesso attesa, gioia e felicità e condivisione delle sue parole. Raffaella

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L’impressione che ho avuto (anche ascoltando gli interventi all’ILVA e alla Guardia) è quella di un uomo costruttivo, che riesce a trasmettere la sua fede in Gesù, utilizzando il linguaggio della mente, del cuore e del corpo. Mi ha colpito la sua capacità di comunicare affrontando in modo chiaro, familiare e diretto anche le tematiche più importanti. Gianfranco

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Non sono particolarmente amante degli incontri oceanici ..il papa lo abbiamo visto sul grande schermo e velocemente durante il passaggio in papa2auto vicino a dove eravamo noi, ma mi risulta sempre incredibile l’energia che sprigiona sempre sulle persone che in condizioni poco confortevoli scelgono sempre di esserci. Il papa è una guida, la nosetra guida e risponde sempre puntuale alle richieste che emergono nella società dal basso. Risulta sempre “not politically correct” e questo lo rende uno del popolo. Il suo carisma e la sua saggezza danno conforto, speranza e forza per non stancarci di perseguire gli obiettivi dell’umanità fatti di solidarietà di condivisione e di amore, mentre il mondo sembra impegnarsi al massimo per andare contro tutto questo. Il cambiamento nasce da noi stessi, maturare questa consapevolezza sarebbe la più efficace delle rivoluzioni. Luca P.

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Èmolto difficile riassumere in poche righe quello che ha significato, per me, l’incontro con papa Francesco… l’attesa è stata lunga, ma per me è stato come un percorso, mi ha fatto pensare ,con molto affetto, alla sua caparbia perseveranza nel proporre la figura di Gesù pellegrino in mezzo agli uomini, uomini che non sempre sono disposti all’ascolto, al dialogo ed a seguire questo esempio di profonda umanità.

Papa Francesco non si stanca mai di indicarci sempre la luce che Gesù emana, lo spirito che sempre effonde la croce del suo sacrificio per noi, sacrificio che noi spesso facciamo finta di non vedere. Dal punto di vista umano poi papa Francesco mi ha ispirato molto affetto perché nonostante l’età, il caldo e la lunghissima giornata non si è risparmiato nulla, e ci ha donato, durante l’omelia, se pur affaticato, bellissime parole di affetto, fratellanza, condivisione delle preoccupazioni che la vita quotidiana non ci risparmia mai. Lina

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L’incontro con il Papa è stato ricco di emozioni. È stato atteso da tutta la mia famiglia. Abbiamo fatto un vero countdown. Il primo ad avere le prime emozioni è stato mio marito ha avuto il privilegio di averlo visto sul suo posto di lavoro. Ha sempre apprezzato la sua figura; ci siamo sentiti per telefono e lui mi ha detto che aveva provato una bella emozione. Per noi è stato come attendere un vecchio amico che con il suo carisma e la sua semplicità si è fatto comprendere da tutti. È stata una giornata incancellabile. Stefania

L’incontro col Papa è stato molto emozionante. Mi ha suscitato felicità e stupore. Sabry

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Sono felice di aver avuto la possibilità di rivedere il Papa a distanza di quasi un anno dopo la GMG di Cracovia,  sperando che un giorno ritorni a farci visita. Magari facendo anche una benedizione al Genoa. Stefano

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Grande centralità sugli aspetti di vita quotidiana, quindi di umanità. Il messaggio: in missione -anche se non è facile- diversamente normali. Fabrizio

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L’incontro del Papa con i giovani alla Guardia è stato, per me, il momento più bello dell’intera giornata: l’attesa festosa di tutti noi ragazzi, il desiderio di fare domande ed ascoltare i consigli di “quel simpatico nonno saggio” vestito di bianco e la voglia di far festa tutti insieme come tra vecchi amici che non si vedono da tanto tempo. Ilaria

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Mi ha colpito moltissimo ha lasciato in me un ricordo indelebile, la sua grande umanità e la sua capacità di trasmettere sentimenti positivi nella popolazione e soprattutto nei giovani della nostra città così in difficoltà Bellissima la sua esortazione non siate turisti della vita è non perdete tempo a fare fotografie ma vivete la vita. Marilena

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Il Papa una persona straordinariamente normale che con parole semplici riesce a parlare al cuore di chiunque. Anche di non cattolici. Paola M.

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È stata un’ esperienza bellissima ed emozionante; cosa strana non ho patito il caldo e non mi ha dato fastidio il sole, cose che io non sopporto. Angela

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Ho visto atterrare l ‘aereo del Papa dal mio balcone e finché non siamo andati alla foce abbiamo seguito tutto on televisione.. Una persona generosa, in ogni posto che ha visitato mi ha riempita di fiducia e di speranza… Ha detto che bisogna dare la mano anche a chi ce l’ha “sporca” di non aver paura del “diverso”; vicino a me si è seduto un ragazzo diverso da me e al momento del Padre Nostro con molta gioia gli ho preso la mano… e ci ha chiesto di non trascurare quelli che chiedono per strada, anche se poi vanno a comprarsi da “bere”; mi ha lasciato Serena. Lucrezia

Ho seguito la visita del Papa fino da quando è atterrato all’aeroporto e ho potuto vedere l’atterraggio dal mio balcone. Poi ho ascoltato in tv i suoi discorsi all’Ilva e alla Guardia e quindi quando mi sono ritrovata in piazzale Kennedy per la messa e l’ho visto passare è stata una bellissima emozione. Papa Francesco ha dimostrato ancora una volta (anche se non ne c’era bisogno) il suo andare incontro alle persone, il suo modo di comunicare in termini estremamente famigliari anche le realtà più importanti. Rosanna